4 novembre 2015

Dai Diamanti non Nasce Niente di Serena Dandini

Ignoravo che Serena Dandini avesse la passione per il verde (naturalmente questo me l'ha fatta salire di vari punti) e non sapevo bene cosa aspettarmi, ma quello che ho letto, in fondo, non mi è dispiaciuto.


La Dandini, infatti, racconta della sua passione come potrebbe fare ciascuno di noi...certo, è aiutata dalla sua fama che le permette di conoscere vivaisti, garden designer e giardinieri di cui, si sa, i consigli sono sempre preziosi, ma ci mette anche del suo, nel senso che ci racconta le sue esperienze, positive o meno, nel coltivare le piante: il suo ginkgo biloba dalla crescita lentissima, le rose di cui è grande appassionata (come darle torto!) a cui dedica un intero capitolo, la sua mimosa, stentata in città che finalmente, nella campagna salentina, trova il suo posto...

Il libro è punteggiato di citazioni e di spunti che, a volte, fanno venire voglia di approfondire, come quando parla, brevemente, di Gilles Clement e del suo giardinaggio planetario, di Vandana Shiva e dell'importanza dei semi, dei giardini cinesi a Souzhou, dell'immancabile Calvino (Italo) e del giardiniere dei suoi genitori (Eva e MarioLibereso o di Virginia Wolf e del suo amore per Vita Sackville-West, creatrice del mitico giardino bianco di Sissinghurst.

Lo stile non è eccelso, è un pò come sentirla parlare, ma questo in fondo può rivelarsi un pregio: dona autenticità e freschezza al tutto; la veste grafica, invece, per me, è strepitosa: adoro gli improbabili collage, coloratissimi e, a loro modo, geniali.

Mi è piaciuto il capitolo sulle piante imperdibili: ogni tanto ne trovo una lista che ho composto chissà quando, infilata in libri e quaderni e lì dimenticata, quindi sento molto vicino il desiderio di avere un elenco delle “piante perfette”per il “giardino o il terrazzo perfetto”....cosa che scommetto prima o poi contagia tutti! La sua lista comprende cycas, bulbi (i tulipani che furono oggetto di una vera a propria febbre nel 1600!), la magnifica thunbergia grandiflora, l'hibiscus, le irrinunciabili peonie (la più vasta collezione al mondo di peonie arboree ed erbacee cinesi di oltre 200.000 esemplari del Centro Botanico Moutan, vicino a Viterbo, è ospitato in quella che era la casa di campagna dei nonni della Dandini!!incredibile...) e molte altre.

Cita anche molti vivai specializzati, il che può essere sempre utile, anche se, con internet, è facile procurarsi da soli le informazioni e c'è sempre il rischio di non essere aggiornati...Insomma, un libro bello da vedere, piacevole da leggere, che io regalerei ad una amica che ancora non sa di amare le piante, per farle scoppiare la fatidica passione!

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