Nel cuore della Val d’Orcia, in Toscana, c’è un piccolo
giardino all'italiana, un gioiello rinascimentale inaspettato, giunto intatto
fino a noi, voluto da Diomede Leoni per la sua città: San Quirico d’Orcia.
La particolarità del giardino, che venne realizzato in seguito
ad un periodo di guerra che segnò la sconfitta di Siena, è che mantiene ancora oggi
lo scopo per il quale fu creato: quello di accogliere i visitatori e i pellegrini
che si recavano a Roma percorrendo la mitica via Francigena.
Fu il granduca Francesco I de' Medici, attorno al 1560, a
donare quest’area di poco più di un ettaro presso le mura della città, a Diomede Leoni, braccio destro della sua famiglia, personaggio discreto e molto attaccato alla sua terra, che si
dice fu uno dei tre amici presenti al capezzale di Michelangelo morente.