26 marzo 2015

Gli Orti Felici di Paolo Pejrone

Pejrone-gli orti felici


Un bel libro: belle le foto, belli i giardini che l'autore racconta con la sua consueta competenza.

La pazienza, dote fondamentale in giardino (la pazienza del giardiniere) lo è anche nell'orto, insieme ad alcune semplici regole: acqua, buona terra e concime naturale.

L'orto diventa facile e bello quando è equilibrato ed essenziale, senza troppi fronzoli. L'orto-giardino ha un significato simbolico: dall'Eden a quelli fertili del Nilo a quello medievale, dove si coltivano gli ortaggi e i semplici secondo la regola dell'ora et labora. Sono più di 20 gli orti-giardino, alcuni dei quali progettati da Pejrone, come l'orto di Santa Croce in Gerusalemme, un esempio di orto monastico che vale una visita.

Deposto classicamente attorno ad una fontana dalla quale si dipartono vialetti concentrici, è ospitato nello straordinario anfiteatro castrense a Roma. Pergole in legno e bambù sostengono la robusta rosa bianca Alberic Barbier, che fiorisce solo a maggio e le uve pizzutello bianca e nera, varietà tipica romana, senza tralasciare le immancabili aromatiche. La fontana rotonda posta al centro con l'acqua a temperatura ambiente è l'ideale per innaffiare l'estate, quando quella del pozzo sarebbe troppo fredda, mentre i reperti archeologici rendono l'orto più prezioso.

Villar Perosa, vicino Torino, parte nuovo, parte antico, dedica ad ogni pianta la sua esposizione e il suo terreno: pesante per i cavoli e sabbioso per le carote, i porri e le insalatine. Il dragoncello qui cresce profumatissimo insieme alle famose fragoline dal profumo dal sapore prodigioso, vecchie prugne e antiche uve e dalie, girasoli e consmee che a settembre colorano l'orto. Qui è bandito il chimico: solo ceneri e letame.
Vasanello, nello splendido castello Orsini, concepito come un orto-giardino medievale ispirato alla cosiddetta "pianta di San Gallo". Distribuito in terrazze, la prima ospita l'Hortus con le verdure base dell'alimentazione medievale e alcune erbe, e nei cassoni a intreccio in castagno, meloni e angurie; nell'Herbularius oltre 70 varietà di piante aromatiche e officinali, e poi il giardino cortese diviso in quattro e tenuto a prato fiorito con una peegola coperta di romantiche rose gallicae e damascaenae

E poi il suo orto a Revello, nel giardino di Bramafam, con i cespugli di bosso tagliati a spumone che lo racchiudono come una cornice. Un orto non troppo "pulito", nel quale le erbacce volutamente possono sopravvivere, dove rose, peonie, e piselli perenni esaltano pomodori e fagiolini e fragole e viole sottolineano uno stradino in terra battuta.

22 marzo 2015

Voglia di Hanami

Come tutti gli anni si avvicina il tempo della fioritura dei Ciliegi o Sakura, un evento che sta coinvolgendo un numero sempre più grande di persone in giro per il mondo.
Questa festa, cosi come la conosciamo oggi, vede i suoi natali nel lontano Giappone, dove nell'immaginario collettivo i fiori di ciliegio rappresentano il corso della vita.

Con la fioritura simboleggiano la nascita e l'inizio di qualcosa, ma raccontano anche, tramite la loro delicatezza e la breve durata, la fragilità e transitorietà dell'esistenza di ognuno di noi.
 

18 marzo 2015

novità editoriali in verde_marzo

Il giardino di Virginia Woolf. La storia del giardino di Monk's House
di Caroline Zoob
Editore L’Ippocampo
Febbraio 2015, 192 p., rilegato
Prezzo di copertina € 29,90
Il bellissimo giardino di Monk's House, la casa nel Sussex ai piedi delle Downs, fu una grande fonte di ispirazione per Virginia Woolf, che scrisse qui, nello studio in fondo alla proprietà, la maggior parte dei suoi romanzi. Leonard e Virginia apportarono cambiamenti notevoli al giardino, ma dal 1969, anno della morte di Leonard, il suo assetto è rimasto immutato. Finora era stato scritto ben poco della sua storia e nessuno lo aveva visto in fotografia. Questo volume presenta una raccolta unica dei commenti di Virginia e racconta in che modo il giardino è stato conservato negli anni. Una donna alla ricerca di una altra donna. Caroline Zoob ha vissuto 10 anni insieme al marito a Monk's House, come affittuaria del National Trust, l'ente che possiede e gestisce la proprietà dal 1980. Per 10 anni ha curato il giardino, aperto la casa al pubblico e mantenuto quotidianamente l'identità immutata del luogo. Caroline si tuffa allora nei diari di Virginia e Leonard e ricostituisce la storia della casa e del giardino di Monk's House. Il suo racconto e le fotografie di Caroline Arber ci svelano un giardino intimo dall'atmosfera unica, curato con amore come fu ai tempi di Leonard e Virginia.

15 marzo 2015

Evento di ORTICOLA

per chi e' a Milano.....
il 26, 27 e 28 marzo
le "giornate di studi di Orticola" 
www.orticola.org/
de "Le Giornate di Studi".
Orticola di Lombardia presenta La Cultura delle piante "da fine 900 a Expo" nel ciclo quadriennale: “La Cultura delle piante in Italia, dal Risorgimento al Terzo Millennio”.

Giovedì 26, venerdì 27 e sabato 28 marzo 2015.

La cultura delle piante "da fine 900 a Expo"

IV Edizone de "Le Giornate di Studi".
Orticola di Lombardia presenta La Cultura delle piante "da fine 900 a Expo" nel ciclo quadriennale: “La Cultura delle piante in Italia, dal Risorgimento al Terzo Millennio”.
Giornata di studi di Orticola. Rosa Tea di Arturo Tosi

10 marzo 2015

Un Giardino Giapponese a Roma


Ho visitato quasi per caso il giardino dell’Istituto Giapponese di Cultura a Roma lo scorso anno, ma purtroppo il ciliegio era già sfiorito…e quest’anno sono arrivata tardi!

Il giardino è piccolo e occorre prenotare per tempo, soprattutto in aprile, quando il sakura esprime il meglio di sé. Ci sono solo due giardini giapponesi a Roma: quello dell'Istituto Giapponese di Cultura, che risale agli  anni ’60, e quello che si trova all'interno dell'Orto Botanico, entrambi progettati da Ken Nakajima, famoso architetto giapponese che ha all'attivo centinaia di giardini in tutto il mondo (più di 600)!
 

Il giardino, in stile Sen-en, (giardino con laghetto) è un piccolo gioiello a due passi da villa Borghese e dal Bioparco, eppure lontanissimo, concepito come un microcosmo dove tutto ha un significato e allude a qualcosa di più grande, in perfetto equilibrio, come solo in Oriente riescono a fare.