9 settembre 2014

Il Giardino In Movimento di GILLES CLEMENT



Notissimo paesaggista francese, Gilles Clément racconta le sue esperienze di giardiniere, come ama farsi definire, in questo libro uscito per la prima volta in Francia nel 1999 e via via arricchito e organizzato dall'autore con il progredire del suo lavoro.


L'autore parte della natura per creare i suoi giardini, studia le piante esistenti, le cataloga, le asseconda, non sa a priori che forma avrà il suo giardino, è con l'ascolto e l'osservazione delle piante che già sono lì, arrivate chissà da dove, magari da altri giardini, che piano piano il giardino prende forma, una forma mai statica, ma, come la natura, sempre in movimento

Clement descrive le friches quegli spazi prima costruiti poi abbandonati nei quali la natura riprende possesso del suo spazio e nel giro di pochi anni, dal nulla, dall'abbandono, si passa al muschio, al prato, agli arbusti spinosi che protetti dai predatori crescono e si sviluppano nei futuri alberi. E il climax delle friches, è il movimento della natura.

É un libro di esperienze. Racconta di Marne-la-Vallée, il suo giardino, nel quale, invece di creare dal nulla, usa gli arbusti, le erbe e i giovani alberi per dare vita ad un'opera in movimento: in quattro anni, dice, la struttura del giardino è definita. 

Analizza le piante vagabonde che disperse dal vento o portate dagli uccelli e da altri animali, colonizzano gli spazi incolti: verbaschi, digitali, cardi, panaci... 

Descrive il  a Parigi, che ho avuto la fortuna di vedere pochi anni dopo la sua apertura nel 1993 e che mi aveva colpito molto, dove il giardino in movimento non è solo frutto del lavoro dei giardinieri, ma anche del pubblico che con le proprie abitudini crea percorsi che si sovrappongono a quelli ufficiali. 

Elenca i giardini che compongono il parco: il giardino blu, verde, arancione, rosso, quello argentato e il dorato, ognuno col suo significato, le sue piante, la sua personalità. 

Parla di La Ficelle a Losanna, interessante esperimento svizzero di un giardino in movimento lungo le rotaie del più piccolo metro del mondo, visibile dal treno e da un piccolo camminamento chiamato il "sentiero delle delizie". 

Le scarpate molto ripide sono state ricoperte di piante in parte che fiorissero subito per il Festival dei Giardini di Losanna, in parte biennali, vagabonde e perenni (cosmee rosa, porpora e bianche, fiordalisi, tabacchi bianchi e verdi, finocchio comune, gaura, verbasco, miscanthus, papavero della California) oltre a specie già presenti che sono state conservate (margherite, silene dioica, ranuncoli, narcisi, primule).

Fino ad arrivare al giardino in movimento dell'Istituto Agrario Jules Rieffel a Saint Herblain, un esperimento di didattica iniziato nel 2004 che dimostra che rispettando la natura, con poca spesa, fantasia e molta costanza si può trasformare un “territorio sgraziato in un giardino da vivere”.

Nessun commento:

Posta un commento